mercoledì 7 marzo 2007

Libri in prestito


Questa settimana (prima domenica di marzo, ritorniamo agli appuntamenti stabili?) riprendo libri letti i mesi scorsi, con la caratteristica di essere stati "prestati" e non acquistati. In effetti sono edizioni normali e non i miei soliti tascabili. E molto eterogenei.


DBC Pierre "Ludmilla in fuga" Einaudi euro 14,80


Librone trash, che si legge in parallelo tra occidente e Russia in disfacimento. Alcuni spunti (il dominio psicologico sull'altro, la capacità di adattarsi). Doveva finire un capitolo prima ed era un libro interessante. La fine è inutilmente didascalica.


Abraham B. Yehoshua "Il responsabile delle risorse umane" Einaudi euro 17


I primi libri di Yehoshua mi avevano affascinato (soprattutto Il signor Mani), poi ha cominciato ad allontanarsi da me. Questo sembrava promettente: attentato a Gerusalemme, muore una donna, chi è, perché nessuno ne reclama la salma, e cos' via. Poi entra il responsabile, la sua storia che prende e sostituisce la donna, ed entra in sentimenti (mi verrebbe da dire ebraici, ma sono solo lì?) di colpa, di riscatto, di responsabilità. E si trascina verso intrecci improbabili ed irrisolvibili. Huf, almeno l'ho finito. Da confrontare con l'agile "Rabbia del vento" di Yizhar!!


Khaled Hosseini "Il cacciatore di aquiloni" Piemme euro 17,50


Sicuramente ben scritto, prende e ti porta all'ultima pagina volando. E pieno di buoni sentimenti (amicizia, amore, padri e figli, pashtun e hazara), ma. Ma troppo poco per parlare di Afghanistan e troppo "love story" risaputa per parlare di sé. Letto. Ma piaciuto veramente?


Lidia Ravera "Eterna ragazza" Rizzoli euro 18,50


Non ho una particolare simpatia per la Ravera, e per il suo modo di scrivere. Il romanzo è formalmente ben fatto, direi anche avvincente, si lascia leggere. Ma sono le sue atmosfere, un po' parioli un po' alternative che mi lasciano freddo. Se la domanda sull'innamorarsi di chi non ti ama ha un senso, quanta gente può lasciare tutto ed andare a vivere a Stromboli con rendite familiari e senza altri pensieri?


Alcune bio-note


DBC Pierre, il cui acronimo sta a significare Dirty But Clean, pseudonimo di Peter Finlay, è nato in Australia da genitori inglesi ed è cresciuto fra il Messico e il Texas conducendo, prima di trasferirsi in Irlanda, una vita piuttosto sregolata, di cui non si sa molto, se non che è stata contrassegnata da ripetuti, fallimentari tentativi di intraprendere una carriera in campo prima artistico, poi pubblicitario, e anche da debiti e truffe sulle quali la stampa si è gettata avidamente in seguito alla sua recente popolarità. Il nom de plume fa riferimento al mondo televisivo, e in particolare al personaggio di una serie di cartoni animati australiani noto come Dirty Pierre a denotare come quella per le forme mediali della comunicazione sia una preoccupazione fondante della sua identità letteraria.


Abraham Yehoshua è nato a Gerusalemme nel 1936. Attualmente insegna Letteratura comparata all'Università di Haifa, città dove vive. Si è laureato in Letteratura ebraica all'università di Gerusalemme. Ha avuto incarichi come professore esterno nelle università di Harvard, Chicago e Princeton. Ha vissuto a Parigi per quattro anni dal 1963 al 1967. Inizialmente autore di racconti e opere teatrali, ha conosciuto il successo con i suoi romanzi ed attualmente è lo scrittore israeliano più noto. Le sue opere sono state tradotte in 22 lingue e sono state accolte da un crescente consenso internazionale che lo ha portato in breve ad essere uno dei narratori più amati e letti. In tutti i suoi romanzi, come Cinque stagioni, Il signor Mani, L'amante (tradotto in quindici lingue), Ritorno dall'India e Un divorzio tardivo, il problema dell'identità ebraica viene indagato a fondo, a partire da una situazione particolare di partenza che diventa il motore per una ricerca a tutto campo sulle lacerazioni e i dilemmi di un'intera cultura. Yehoshua in Italia collabora con il quotidiano La Stampa, rivelandosi per un attivo osservatore della realtà del suo paese, e profondo conoscitore della politica e storia recente. In questa prospettiva si colloca il suo intervento saggistico Diario di una pace fredda, sul problematico rapporto e la difficile convivenza tra palestinesi e israeliani.


Hosseini (4 marzo 1965) è uno scrittore Afghano-Americano e un medico. Ha pubblicato un libro campione di vendite, Il cacciatore di Aquiloni. Hosseini è nato a Kabul, in Afghanistan. Suo padre era un diplomatico in servizio presso il Ministero degli Esteri afghano e sua madre insegnava Persiano e storia in un liceo di Kabul. Nel 1970 il Ministero degli Esteri mandò la sua famiglia a Teheran, in Iran, dove il padre lavorò presso l'ambasciata dell'Afghanistan. Nel 1973 tornarono a Kabul. Nel luglio 1973, nella stessa notte in cui nacque il fratello più piccolo di Hosseini, il re afghano, Zahir Shah, fu spodestato in un colpo di stato dal cugino del re, Mohammed Daoud Khan. Nel 1976 il Ministero trasferì ancora una volta la famiglia Hosseini, questa volta a Parigi. Nel 1980 sarebbero dovuti tornare a Kabul, ma nel frattempo l'Afghanistan aveva subito un sanguinoso colpo di stato comunista e l'invasione dell'Armata Rossa. Temendo l'impatto della guerra sovietica in Afghanistan, la famiglia Hosseini chiese e ottenne l'asilo politico negli Stati Uniti e, nel settembre 1980, si trasferirono a San Jose, in California. Dato che avevano lasciato tutte le loro proprietà in Afghanistan, vissero per un breve periodo di sussidi statali, fino a che il padre riuscì a risollevare le sorti della famiglia intraprendendo numerosi lavori.


Lidia Ravera è nata a Torino e vive a Roma. Raggiunge una grande notorietà con il romanzo Porci con le ali, scritto a quattro mani con Marco Lombardo Radice, un affresco della generazione del sessantotto, dei suoi miti e dei suoi ideali, rappresentati attraverso la storia d'amore tra due adolescenti. Tra le altre opere pubblicate ricordiamo: Ammazzare il tempo, Bambino mio, Bagna i fiori e aspettami, Per funghi, Se lo dico perdo l'America, Voi grandi, Due volte vent'anni. Collabora, inoltre, a numerose sceneggiature tra le quali: Porci con le ali, per la regia di Paolo Pietrangeli; Oggetti smarriti e Amori in corso, per la regia di Giuseppe Bertolucci; Una vita in gioco, serie televisiva prodotta da RaiDue e Una vita in gioco 2, Dopo la tempesta, regia di Antonio e Andrea Frazzi. Scrive per testate nazionali quali l'Unità, Io Donna e Moda.


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