domenica 18 marzo 2007

Libri seriali

Questa settimana, in attesa dell’aereo per Hong Kong, riprendo alcune letture degli scorsi mesi per parlare di due scrittori “seriali”. Anche se interpretano le loro serie in modi differenti.

Il primo prende spunto da personaggi storici e ne inventa trame “poliziesche”. Quindi un seriale di filone.

Si tratta di Guillaume Prévost di cui avevo letto il primo romanzo “medioevale” con il detective Leonardo da Vinci, mentre questa volta mi sono dedicato prima a

”L’assassino e il profeta” Sellerio euro 11

Ennesimo pastiche storico-giallo, questa volta ambientato nel 6 d.C. a Gerusalemme. In fondo meglio di altri per l’idea ed anche l’ambientazione. Non sono un esperto ebraista tuttavia per capire se sia anche “rigoroso”. Alcuni spunti (Filone e Betsabea; Zaccheo, ecc.) interessanti. Non ultimo il bambino Gesù, anche se la sua presenza è “forzata”.

Più scorrevole invece

“Jules Verne e il mistero della camera oscura” Sellerio euro 11

Buon pasticcio ottocentesco, da romanzo d’appendice, con tutti gli ingredienti, la prostituta, il giornalista, il fotografo, il marchese, lo spiritismo, il re e la regina. Verne sembra un po’ forzato nella parte del detective, ma all’epoca dei fatti ha sui 30 anni, e si può giustificare. Prevedibile ma dignitoso.

La seconda invece, Alicia Gimenez-Bartlett, dopo prove diverse, si dedica al filone “serie di personaggi”, introducendo la vita poliziesca di Barcellona e concentrandosi sull’ispettrice Delicado. Ho letto per ora i primi tre

“Giorno da cani” Sellerio euro 12

Inizia la saga dell’ispettore (o meglio ispettrice) Petra Delicado e del suo collaboratore Firmin Garzon. Un giallo con tutti i crismi (morti, piste, indagini), ma anche con tutto il sapore di Barcellona, di una città che ha visto passare Pepe Carvalho ed ha appreso la lezione di un Montalbano. Ben scritto, da sera al camino per pensare ai prossimi viaggi “La visione del bellissimo Juan riuscì a rasserenarmi. Come poteva uno andarsene in giro con due occhi verdi come quelli e far finta che tutto fosse normale?”. “Cosa voleva, un fidanzamento di dieci anni? – Pensavo solo che è difficile adattarsi ad un’altra persona quando non si è più giovanissimi”

“Messaggeri dell’oscurità” Sellerio euro 12

Altra storia dell’ispettrice Delicado. Questa volta più centrata sui personaggi che sul giallo. Comincia a delinearsi la personalità di Petra, le sue passioni e le sue idiosincrasie. Scorrevole, anche se la soluzione finale è un po’ macchinosa. “e lei è felice? Sono solo, non ho un amore, non sono ricco, non sono bello e neppure giovane. Eppure …. Ci sono giorni in cui sto da Dio: chiacchiero … litigo … lavoro… e poi mi piace mangiare.. e mi piace abbastanza andare al mare” “vivere è una perdita continua, finchè alla fine si perde tutto” “uno dovrebbe uscire da casa ogni mattina fresco di psicanalista, pienamente consapevole di quello che prova e deciso a non coinvolgere nessuno nelle proprie insicurezze”

“Morti di carta” Sellerio euro 11

Dopo tre storie entriamo meglio nel mondo di Petra. Un mondo di Barcellona, ma anche di Spagna. Dove è importante il rapporto tra i protagonisti e tra questi ed il mondo reale. Quanto è importante la scoperta del colpevole? In fondo viene relegata ad un momento, a volte, una volta ricostruito il modo per arrivare al colpevole, ci viene portato, e poi viene dimenticato per lasciare spazi alle relazioni. E come in questo caso, è più importante di tutto il rapporto tra i personaggi e la solitudine. “Perché non pensa per un momento di meritarsi qualche attenzione?” “Di tutto quello che mi è successo nella vita, non ho capito nemmeno la metà” “certo che la solitudine mi pesa. In genere non ci penso … ma quando vado a letto a volte penso che potrei non svegliarmi. E allora penso che nessuno sentirebbe la mia mancanza. La mia morte non cambierebbe la vita di nessuno… allora di solito vado in cucina a mangiucchiare”

La spagnola l’avevo già biografata, mentre interessante è la bio di Prévost.

Nato in Madagascar nel 1965, è ricercatore di storia. Diplomato alla Scuola Normale di Saint-Cloud, è professore associato di Storia ed insegna in un liceo parigino. Oltre ai saggi storici, tra cui “La Seconda Guerra mondiale: vita e società” uscito nel 1992, scrive romanzi dove storia e finzione si mescolano. Il primo nel 2000 “I sette delitti di Roma” dove uno studente è aiutato nelle sue indagini da Leonardo Da Vinci. Poi nel 2004 “L’assassino e il profeta” ambientato a Gerusalemme con gli sconvolgimenti delle pre-profezie cristiane ed un Gesù veramente bambino. Infine nel 2005 con « I misteri della camera oscura » dove il detective è Giulio Verne.

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