domenica 9 settembre 2007

3 saggi

Alla ripresa d’autunno, e per scacciare l’abbuffata estiva, questa volta non parliamo di romanzi. Saggi diversi e di diverso stampo (anche se uno non è propriamente un saggio). Del primo ho apprezzato la lucidità con cui si narra. Anche se il percorso è tortuoso, ed irto di insidie, chiaro ne esce il suo pensiero: ogni chiesa (anche e soprattutto non religiosa) rischia di limitare la libertà, che può essere limitata solo in vista di una più grande libertà. E per null’altro. Non stiamo parlando di fede, ma di atteggiamento verso l’altro. E sto parlando di

Giulio Giorello “Di nessuna Chiesa. La libertà del laico” Raffaello Cortina Editore euro 7,50

Un pamphlet come quelli di un tempo, in cui si espongono con chiarezza alcuni concetti base: l’elogio della differenza (se fossi tutti uguali che palle), dell’indipendenza, della tolleranza.

Tre cito-citazioni:

Pierce “Tre cose non possiamo mai sperare di raggiungere: la certezza assoluta, l’esattezza assoluta, l’universalità assoluta”.

Einaudi “è preferibile l’equilibrio attraverso discussioni e lotte a quello imposto da forze esteriori”.

Gilgamesh “Se tu aiuti me, io aiuto te. Chi può prevalere su di noi?”

Nel secondo entriamo in pieno nel discorso non affrontato dal primo. La fede. E soprattutto quella dei primi cristiani, attraverso dei racconti (vangeli) di una delle tante correnti iniziali, quella degli gnostici, che tendevano ogni loro azione alla conoscenza.

A cura di Luigi Moraldi “I Vangeli gnostici” Adelphi euro 8

Di questo non si può parlare di trame e racconti, sono solo momenti che mi hanno fatto riflettere su molte cose, ed anche sulla vicinanza delle varie lingue monoteiste (anche se qui si parla quasi esclusivamente ebraico, ma anche aramaico, e le radici sono quelle). Ad esempio viene fatta una breve digressione tra i termini “bapteis e baptleios – immergere nel colore e immergere nell’acqua”, che confluiranno nel “battesimo” cristiano. Mi restano bene impresse alcune mirabili frasi:

“nessuno può dare senza l’amore… giacché se uno non dà per amore non trae profitto da ciò che dà”

“l’ignoranza è la madre di ogni male”

“non faccio il bene che voglio ma compio il male che non voglio”

“l’asino girando intorno alla mola percorse 100 miglia; quando fu sciolto si trovò ancora nello stesso posto. Alcuni camminano molto, ma non arrivano mai da nessuna parte”


Francesco Gesualdi “Sobrietà” Feltrinelli euro 9

. Il libro scorre e spaventa. Dalla fotografia del presente, ci fa vedere da dove stiamo venendo e dove andremo continuando così. Ci sono soluzioni? Forse sì, l’unico limite è che le soluzioni non vengono da sole, non si possono comprare, ma dobbiamo praticarle. In fondo è sufficiente riportare le parole di Gesualdi:

“dai ricordi di un capo indiano: quando l’ultimo albero sarà abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”

“è possibile vivere bene più sobriamente? Si con 4 rivoluzioni: lo stile di vita, la produzione, il lavoro, l’economia pubblica”

“la funzione del lavoro non è guadagnare un salario, ma soddisfare i nostri bisogni”

“più riesci a fare da te, meno soldi ti servono”

“pensiamo prima di agire e agiamo confrontandoci sempre con i nostri valori”

“cinque parole: ridurre, riutilizzare, riparare, riciclare, rallentare”

Alcune solite note biografiche, anche se di Moraldi non ho trovato nulla.

Giulio Giorello è nato a Milano nel 1945 e si è laureato in Filosofia nel 1968 e in Matematica nel 1971. Ha insegnato in facoltà di Ingegneria (Pavia), Lettere e filosofia (Milano), Scienze (Catania). Attualmente è titolare della cattedra di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano. Dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica, i suoi interessi si sono ampliati verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Collabora con il Corriere della Sera. Tra i suoi libri: Parabole e catastrofi, intervista a René Thom (in collaborazione con Simona Morini, Milano 1981), Lo spettro e il libertino. Teologia, matematica e libero pensiero (Milano1985), (con Ludovico Geymonat) Le ragioni della scienza (Roma-Bari 1986). Ha curato una nuova edizione dell'Areopagitica di John Milton (Laterza, 1987) e, insieme a Marco Mondadori, del saggio Sulla libertà di John Stuart Mill (1981 e 1991). Presso l'editore Pierluigi Lubrina (Bergamo) é uscita la versione italiana del Giornale di Prigionia dell'irlandese John Mitchell presentato e curato insieme allo storico Pietro Adamo. Ha pubblicato recentemente una Introduzione alla filosofia della scienza, (Bompiani, 1994) e Filosofia della scienza del XX secolo (Laterza, 1995). Dirige presso l'editore R. Cortina di Milano la collana Scienza e idee.

Francesco Gesualdi è nato nel 1949, allievo della scuola di Barbiana, tra altre rilevanti esperienze ha trascorso due anni in Bangladesh per un servizio di volontariato; è uno degli animatori del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, che affronta con rigore ed efficacia i temi del disagio economico, sociale, fisico, psichico e ambientale sia a livello locale che internazionale, con particolar attenzione al Sud del mondo. Il Centro ha promosso e sta portando avanti importanti campagne per i diritti umani. È tra i promotori della Rete di Lilliput.

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