Questa chiusura di mese coincide con la chiusura dell’anno, la chiusura del lavoro e chissà quante altre chiusure. Ma poiché ogni chiusura prelude (ipotizza) un’apertura, immaginiamo che questa fine sia anche un inizio.
Inoltre, il prossimo anno, il 2008 è ancora vuoto, ha tutte le pagine bianche e bisognerà riempirlo. Intanto, prendo a prestito un anagramma di Ennio Peres per trarmene una epigrafe “amore e lavoro, non a tutti li dà” (e spero che abbiate già fatto in fretta il contro-anagramma).
Ed allora chiudiamo quest’anno parlando di un libro di un egiziano (citando la mia arabofilia) che mi è abbastanza piaciuto anche se sono arrabbiato per le solite quarte di copertina e lanci editoriali vari (citando la mia astiosità anti-editoriale).
Parliamo infatti di
‘Ala Al-aswani “Palazzo Yacoubian” Feltrinelli euro 7,50
Chissà perché, infatti, quando si propaganda un libro che viene dai paesi arabi sembra che bisogna sempre solleticare una vena comica (o quanto sono buontemponi questi arabi che anche nel casino riescono a sorridere). La saga degli abitanti di un palazzo costruito al Cairo negli anni trenta. Storie parallele, vite che scorrono una accanto all'altra senza mai incrociarsi. Un palazzo che contiene in sé tutto ciò che l'Egitto era ed è diventato. Oltre ai numerosi protagonisti, in questo romanzo campeggia la denuncia della società, della politica egiziana e dei movimenti islamisti. Beh, questo palazzo non fa sorridere, né è un libro “facile”. Pieno di citazioni (implicite ed esplicite) ai guasti dell'arabismo. Contro le sue (e nostre) ipocrisie. Pamphlet più che romanzo. Triste e senza speranza. Per chi ha in mente Il Cairo, poi, un bel viaggio nella memoria (con piazza Tala' Harb su tutte: ma perché non cita la mitica libreria?).
Riguardo all’autore, Ala Al Aswani è nato nel 1957. È un dentista che vive ed esercita il suo mestiere in Egitto. L’indirizzo del suo primo studio era proprio quello: Palazzo Yacoubian, Il Cairo. Già collaboratore di giornali e riviste egiziane, nel 2002 ha avuto questa brillante idea di prendere a raccontare le storie e le umane vicissitudini che le pareti di quel glorioso e particolare palazzo – costruito da un miliardario armeno negli anni ’30 – hanno visto intrecciarsi al proprio interno. Fatto sta che Ala Al Aswani – co-fondatore del movimento di intellettuali Kifaya che lotta per i diritti civili ed il progresso democratico – descrivendo un variegato intreccio di storie e personaggi ha ottenuto un fantastico successo nel mondo arabo, ponendosi, come numero di copie vendute, addirittura subito dopo il Corano.
Ma essendo anche fine mese, ecco l’elenco dei libri letti il mese scorso:
Autore | Titolo | Editore | € |
Jerome K. Jerome | Tre uomini in barca | Rizzoli | 6,80 |
‘Ala Al-aswani | Palazzo Yacoubian | Feltrinelli | 7,50 |
Jack Kerouac | Poesie Beat | Newton Compton | 5 |
Henning Mankell | Assassino senza volto | Marsilio | 8 |
Rossana Campo | In principio erano le mutande | Feltrinelli | 6,50 (4,55) |
Maurizio de Giovanni | Il senso del dolore | Fandango | 10 |
Enrico Franceschini | Avevo vent’anni | Feltrinelli | 8,50 (5,95) |
Erri De Luca | In nome della madre | Feltrinelli | 7,50 (5,25) |
Alicia Gimenez-Bartlett | Nido vuoto | Sellerio | 13 (11,05) |
Salvio Formisano | L’accordatore di destini | Meridiano Zero | 9 |
Sandrone Dazieri | E stato un attimo | Noir – la biblioteca di Repubblica | 7,90 |
Renata Di Martino | Quattro piume per l’assassino | Avigliano | 9 |
Giorgio Scerbanenco | I milanesi uccidono al sabato | Noir – la biblioteca di Repubblica | 7,90 |
Gianni Biondillo | Con la morte nel cuore | TEA | 8,60 |
Michail A. Bulgakov | Cuore di cane | BUR | 5 |
Azar Nafisi | Leggere Lolita a Teheran | Adelphi | 10 |
Paul Auster | La notte dell’oracolo | Einaudi | 9,80 (6,86) |
Carlos Ruiz Zafon | L’ombra nel vento | Mondadori | 12 (10,20) |
BUON 2008 a tutti
Giovanni
Nessun commento:
Posta un commento