mercoledì 28 novembre 2007

Classici e stranieri


Nel vorticoso turbinio delle letture mi capita a volte di prendere in mano qualche classico che avevo lasciato da parte e di affrontare qualche autore in originale (così lascio da parte i miei furori anti-traduttori/traditori).


In questo novembre da camino, castagne e camomilla (non mi veniva in mente nessuna tisana con la C), affronto quindi un quartetto composito.


Sul versante classici ho (ri-)letto


Jerome K. Jerome "Tre uomini in barca » Rizzoli euro 6,80


perchè, appunto, ogni tanto bisogna immergersi nei classici ed io Jerome l'avevo letto da dodicenne e mi ricordavo dei sorrisi. Ora, seppur molto datato, ne trovo l'infinita vena comica (e molta della comicità successiva viene da lì, per cui a volte sembra obsoleto, ma è solo precursore).


Seguendo la corrente del fiume, infatti, i tre amici Jerome, Harris e George, assieme al fido cane Montmorency, viaggiano per giorni sulla loro fragile imbarcazione, scorrendo lungo le campagne inglesi, e vivono sempre nuove e inattese avventure. Una serie di gag comiche sulle gioie e sui dolori della vita in barca, unite a divertenti divagazioni che costituiscono storie a sé stanti, nel miglior stile dello humour inglese, e dove divagando si passano pagine e pagine, e poi si ritorna al fiume. Il tutto condito da descrizioni realistiche delle regioni attraversate dalla simpatica brigata e brevi notazioni di filosofia per non addetti ai lavori. Se volete fare uno sforzo però, vi consiglio di leggerlo nella versione originale inglese scaricabile gratuitamente da wikipedia.


E ciò ci introduce alle versioni originali, che ho affrontato per primo con


Gilbert Sinoué "L'enfant de Bruges" Folio euro 3,50


Un libro che mi è capitato tra le mani girando in una libreria di Gand.


Avevo letto molti anni addietro il suo "Le strade per Ispahan", trovandolo un degno romanzo. Ora non posso che ribadire il mio giudizio positivo. Bella la scrittura, coinvolgente, anche se la trama ha delle ombre nella parte più direttamente "gialla". Nel 1441 ad Anversa, Bruges e Firenze, tre giovani artisti sono misteriosamente assassinati. I cadaveri presentano mutilazioni simili, oltre a tracce di uno stesso veleno. Le vittime, inoltre, sono state tutti apprendisti del pittore Jan Van Eyck. La soluzione del mistero passa attraverso le vicende di un ragazzo di tredici anni, Jan, figlio adottivo di Van Eyck, cui il padre, prima di morire, ha raccomandato questa enigmatica


massima: "Bisogna saper tacere, soprattutto quando si sa". Tra le brume delle Fiandre e il cielo luminoso della Toscana, in compagnia di personaggi come Donatello, Antonello da Messina, Brunelleschi, Fra Angelico, si snoda un degno thriller. A volte si rifà a nozioni che non tutti conoscono (la storia della nascita della pittura ad olio), ma gradevolmente ti trasporta nel mondo del 1400 tra l'Olanda e l'Italia.


La seconda "original" viene invece da un filone che ogni tanto riprendo: Harry Potter. Questa volta sono arrivato al terzo episodio della potterologia


J.K. Rowling "Harry Potter and the Prisoner of Azkaban" Bloomsbury euro 11,65


Non ricordo se ho parlato dei primi due, ma, parlandone ora continuo a ritenerlo un piacevole passatempo per sciogliere un po' di ruggine all'inglese.


Tra colpi di scena, mappe stregate e ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri che mordono, Harry Potter è questa volta alle prese con un famigerato assassino che, evaso dalla terribile prigione di Azkaban, gli sta dando la caccia per ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la scuola di magia, nemmeno gli amici più cari potranno aiutarlo, almeno fino a quando si nasconderà tra di loro un traditore. Certo la storia lascia un po' distanti (ancora troppo infantil-adolescente), ma a volte c'è anche bisogno di un po' di sano ottimismo verso le cose buone e gli eroi con dei segni positivi.


E finiamo invece con un altro classico, tradotto e, come smentirsi, tradotto male


Jack Kerouac "Poesie Beat" Newton Compton euro 5


Questi "Scattered Poems" coprono oltre vent'anni di esercizi poetici e rappresentano dunque una chiave di lettura preziosissima della parabola del Kerouac poeta. Le prime, le più antiche, quelle scritte insieme a Ginsberg e a Neal Cassidy, segnano un momento di grande entusiasmo: la speranza di rompere la solitudine canonica dell'artista di fronte all'opera d'arte, avvalendosi del contributo degli amici. A poco a poco, invece, Kerouac tende a ripiegarsi su se stesso, a rifugiarsi nell'ineffabile, avvicinandosi a religioni e culture che sembrano dare una risposta al suo desiderio di libertà e di autonomia. Ma non si può non riconoscere che anche nei versi più oscuri, più indecifrabili, vibra un'eco della sua straordinaria energia.


Si può invece intentare una causa alla Newton Compton per ignominia editoriale? Una traduzione che (anche per me che d'inglese sono basic) sembra fatta male e in fretta (checché ne dica l'introduzione). Citazioni e rimandi che si perdono (uno per tutti: tradurre Lil' Abner con Abner-bambino senza collegarsi al fumetto che lo vede protagonista anche se la riga dopo si cita la moglie Daisy Mae????). Il bello qi questi poemi e che vanno recitati ad alta voce e non letti. Difficili. A volte, per me, molto out.


Fino ad un meraviglioso haiku conclusivo


"A big flat flake of snow falling alone"of snow falling alone"".


E gli autori?


Jerome Klapka Jerome (Walsall, 2 maggio 1859 - Northampton, 14 giugno 1927) è stato uno scrittore e umorista britannico (ed un altro ottimo toro). Cresciuto a Londra con una famiglia povera in un area disagiata dell'East End iniziò a lavorare giovanissimo, facendo vari mestieri; fu impiegato, insegnante e attore. Poco dopo il fallimento della sua compagnia teatrale, spinto dalla disperazione combatté la miseria scrivendo articoli umoristici per pochi soldi, finché la rivista The Play pubblicò alcuni racconti sulla sua carriera di attore. A questa seguirono molte opere, stroncate dalla critica, ma divorate dal pubblico tra cui: I pensieri oziosi di un ozioso, Tre uomini in barca (per tacer del cane). Nel 1888 sposa Georgina Stanley. Fu condirettore del giornale The Idler e poi direttore del To-Day. Nel 1890 pubblica Tre uomini a zonzo, altro grande successo. Da questo romanzo in poi la sua vena si fa più meditativa ma i successi non diminuiscono. Tra le opere di questo momento si può ricordare l'autobiografico Paul Kelver. Jerome è ormai divenuto famoso e tiene conferenze in tutto il mondo. Pacifista, si arruola nella prima guerra mondiale come autista di ambulanze della Croce Rossa. Nel 1919 esce Tutte le vie conducono al calvario. La sua ultima opera è l'autobiografia La mia vita e i miei tempi nel 1926. Muore per un ictus a Northampton il 14 giugno 1927.


Gilbert Sinoué (Il Cairo, 18 febbraio 1947) è una scrittore francese anche se nasce in Egitto. A 19 anni si iscrive all'École normale de musique di Parigi dove studia chitarra; in seguito compone canzoni per alcuni interpreti francesi (Dalida, Marais, Marie Laforêt, ...). Nel 1987 pubblica il suo primo romanzo, La Pourpre et l'olivier ou Calixte 1er le pape oublié, la vita del papa Callisto I e il suo tragico destino (il papa fu martirizzato attorno al 222 d.C.); il testo gli vale il premio Jean d'Heurs come miglior racconto storico. Nel 1989 pubblica Avicenne ou La route d'Ispahan in cui narra la vita di Avicenna (Abu Ali Ibn Sina), il medico, filosofo e scienziato persiano vissuto a cavallo del X secolo. Il suo terzo romanzo, L'Egyptienne, è la prima parte di una saga che narra l'ancora in parte misterioso Egitto del XVIII e XIX secolo. Apparso nel 1991, il romanzo vince il premio letterario Quartier latin. Sinoué si impone velocemente come ottimo narratore di romanzi, di biografie (Le dernier pharaon, in cui descrive il regno di Mehmet Ali, il pascià ottomano fondatore dell'Egitto moderno) o di thriller (Le Livre de Saphir, vincitore del Prix de libraires 1996, che offre all'autore lo spunto per avviare un dialogo con Dio, e Les silences de Dieu, vincitore nel 2004 del Grand prix de la littérature policière).


Joanne Kathleen Rowling (Bristol, 31 luglio 1965) è una scrittrice britannica, meglio nota come J. K. Rowling, dove "K" ("Kathleen") è il nome della nonna. Rowling è originaria di Chipping Sodbury, sobborgo di Bristol (Gloucestershire, sud-ovest dell'Inghilterra). I suoi genitori, all'epoca diciottenni londinesi, si incontrarono per caso su un treno che partiva dalla stazione King's Cross a Londra diretto a Arbroath in Scozia. A 6 anni, J.K.R. scrisse la storia di Rabbit, un coniglio malato di morbillo. A dodici anni scrisse un romanzo che parla di sette diamanti maledetti. Nel 1980 a sua madre venne diagnosticata una sclerosi multipla, e agli inizi degli anni novanta morì. Joanne ha anche una sorella, Dianne, di due anni più piccola di lei, che è avvocato. La sua famiglia ha traslocato due volte, prima a Bristol e poi a Tutshill. Ha frequentato il liceo al Wyedean Comprehensive. La Rowling ha studiato francese all'Exeter University, trascorrendo anche un anno a Parigi come parte dei suoi studi. Dopo l'università ha traslocato a Londra per lavorare per Amnesty International come ricercatrice e segretaria bilingue. È stato in questo periodo che, su un treno, nasce Harry Potter, seguito da Ron, Pix e Hagrid. Inizia dunque a scrivere il primo libro, Harry Potter e la pietra filosofale, durante le pause pranzo. Trasloca ancora una volta ad Oporto, in Portogallo, per insegnare inglese. È proprio in Portogallo che si sposa con il giornalista Jorge Arantes il 16 ottobre 1992. Dall'unione nasce una bambina, Jessica. Nel 1993 Joanne divorzia e si trasferisce quindi a Edimburgo con la figlia, con l'idea di vivere con la sorella. Qui completa la scrittura del romanzo che sfortunatamente molti editori rifiutano etichettandolo come "troppo lungo". A questo punto Jo si ritrova senza lavoro, costretta a vivere con i fondi statali. Ma, ad un tratto, la fortuna le sorride. Una casa editrice allora non molto conosciuta, la Bloomsbury, accetta il manoscritto, avviando l'evento letterario più importante degli ultimi decenni. È proprio la Bloomsbury, preoccupata che il pubblico considerato target del libro accettasse con difficoltà una scrittrice donna, a chiedere alla Rowling di scegliersi uno pseudonimo. Joanne sceglie quindi di firmarsi J. K. Rowling. Vengono in seguito pubblicate copie di Harry Potter con copertina per adulti per il fatto che ad alcuni di essi non piace far notare di leggere libri etichettati "da bambini". I diritti americani del libro furono acquistati dalla "Scholastic" per una cifra allora molto alta, alla luce del fatto che Harry Potter era considerato solo un libro per bambini. Al primo libro ne seguono altri sei. Da povera disoccupata, costretta a scrivere nei pub perché nel suo monolocale non poteva permettersi il riscaldamento, Jo diventa la donna più ricca del Regno Unito. Il 26 dicembre 2001 Jo ha sposato il medico Neil Murray, da cui ha avuto due figli, David e Mackenzie, coronando così il suo desiderio di avere tre figli.


Jean-Louis Lebris de Kerouac - noto come Jack Kerouac - (Lowell, 12 marzo 1922 - St. Petersburg, 21 ottobre 1969). Nasce da una famiglia cattolica di emigranti franco-canadese di condizioni modeste (Gabrielle e Leo Kerouac). La sua infanzia, come egli stesso scrive, fu serena malgrado la morte prematura del fratello maggiore Gerard, avvenuta nel 1926, lo avesse colpito fortemente. Riceve una buona istruzione elementare dai Gesuiti della Scuola Parrocchiale di St. Joseph a Lowell e nel 1939 si diploma alla scuola superiore Lowell High School. Le sue prime influenze letterarie furono quelle di William Saroyan ed Ernest Hemingway. Tra il 1939 e il 1940 frequenta la Horace Mann Preparatory School a New York ed accede alla Columbia University per merito di una borsa di studio ottenuta per meriti atletici. Frequenta il College fino al 1941 e tra il 1942-43 si arruola nella marina militare degli Stati Uniti. Presto pentitosi ritorna a New York e comincia a frequentare gli ambienti del Greenwich Village, frequentato da artisti, ribelli e bohèmien, dove conduce la vita degli hipsters e dei beat. Nel 1944 incontra Lucien Carr, William Burroughs e Allen Ginsberg e sposa la sua prima moglie, Edith Parker. Nel 1946 conosce Neal Cassady, un giovane che aveva fatto l'esperienza del riformatorio e aveva interessi letterari, che diviene per Kerouac il simbolo della vera emarginazione e fonte di ispirazione letteraria. Nel 1948 conosce John Clellon Holmes e conia il termine beat generation. Tra il 1947-50 compie il primo viaggio attraverso il Nord America con Neal Cassady ed inizia a scrivere Sulla strada. Dopo l'interruzione di una carriera sportiva a causa di un infortunio e nuove amicizie nell'area newyorkese, Jack Kerouac, esordisce come scrittore nel 1946-48 con il romanzo La città e la metropoli ("The Town and the City"), che viene pubblicato solo nel 1950 e che ricalca lo stile dello scrittore americano Thomas Wolfe. Un immediato successo, ma pochi credevano nella sua effettiva permanenza nella sfera della letteratura statunitense. Nel 1950 si sposa con la seconda moglie, Joan Haverty. Tra gennaio e aprile del 1951 legge i manoscritti Junkie di Burroughs e Go di Holmes; in aprile completa Sulla strada in sole tre settimane; in ottobre elabora il suo metodo di scrittura che definiva "prosa spontanea" e comincia a riscrivere Sulla strada e il romanzo sperimentale Visioni di Cody. Tra il 1951-52 conclude Visioni di Cody a New York ed a San Francisco. Inoltre termina Dottor Sax a Città del Messico; lavora come apprendista frenatore e scrive La terra della ferrovia a San Francisco; sua figlia Jan Kerouac nasce ad Albany, nello stato di New York. Nel 1953 lavora insieme a Maggie Cassady a I sotterranei a New York. Nel 1954 inizia a studiare il buddhismo sempre nella Grande Mela e in California; scrive San Francisco Blues a San Francisco, Some of the Dharma iniziato a New York e finito nel North Carolina. Nel 1955 firma Mexico City Blues e comincia Tristessa a Città del Messico. Nel 1956 finisce Tristessa a Città del Messico e scrive Le visioni di Gerard nel North Carolina; scrive la prima parte di Angeli di desolazione a Washington e a Città del Messico. Nel 1957 Sulla strada viene pubblicato dalla Viking Press di New York; in Florida scrive I vagabondi del Dharma. Tra il 1958 e il 1960 compone Il viaggiatore solitario. Nel 1961 scrive la seconda parte di Angeli di desolazione a Città del Messico, poi Big Sur in Florida. Nel 1965 elabora Satori a Parigi e l'anno successivo si sposa per la terza volta, con Stella Sampas, e si trasferisce da Hyannis a Lowell. Qui scrive La vanità di Duluoz nel 1967. Sono gli albori della sua prosodia bop, ispirata dall'amato bebop di Charlie Parker, Dizzie Gillespie e Thelonious Monk. Kerouac muore tuttavia a soli 47 anni a causa di un'emorragia interna causata dalla cirrosi epatica procuratagli dall'abuso di alcool il 21 ottobre del 1969 a St. Petersburg (Florida).


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