…giorni di lavoro. E poi? Ditemelo voi.
Per ora una fine di un nuovo mese con una sola citazione di una autrice che ho fatto sempre fatica a leggere, anche se non è che sia brutta la sua scrittura. Ma non mi coinvolge.
Questa volta ho provato a leggere:
Melania G. Mazzucco “Un giorno perfetto” Rizzoli euro 6
Intrecci di storie di una giornata romana di varie persone la cui vita (per caso o per scelta) si intreccia, a volte in modo vorticoso. Roma, una notte di maggio. La polizia sta per fare irruzione in un appartamento di via Carlo Alberto: qualcuno ha sentito degli spari, delle grida di aiuto. Forse è un falso allarme o forse si è appena consumato un delitto atroce, intollerabile. Un flashback di ventiquattro ore, e un folto gruppo di personaggi, pedinati quasi minuto per minuto, ci coinvolge in una giornata piena di eventi, ma che non sembra diversa da tante altre. Camilla compie sette anni, Zero fa scoppiare la sua prima bomba, Emma perde il lavoro, Elio recita il discorso sbagliato al suo comizio elettorale, Valentina si fa un piercing all'ombelico, Maja trova la casa dei suoi sogni, Kevin una sposa inaspettata, Sasha festeggia l'anniversario dei dieci anni con l'amante, Antonio vede la moglie per l'ultima volta e qualcuno carica con 7 colpi + 1 la sua pistola. Mentre le loro strade si incrociano sul grande palcoscenico di una Roma frenetica e sorprendente, e la tensione si accumula, le loro vite sembrano destinate a esplodere in mille pezzi. Ma un minimo gesto, una sola parola potrebbe deviare la traiettoria della trama, e cambiare il finale. "Un giorno perfetto" è soprattutto l'anatomia di una famiglia: ragazze e bambini, uomini e donne, madri e padri, figli e figlie-scene da un matrimonio in cui tutti, nel bene e nel male, possiamo riconoscerci. Continuo a ripetere di non amare troppo lo stille mazzucchiano ma ammetto che qui, a volte, ha il piglio filmico che ti prende. Certo, il mondo descritto è privo di eroi e tutti alla fine vivono una loro piccola o grande sconfitta. In fondo è “realistico”, ma ho fatto fatica a finirlo.
Per le note bio, Melania Gaia Mazzucco è nata a Roma nel 1966. Si è laureata alla sapienza e poi specializzatasi in cinema nel Centro Sperimentale di Roma. Ha cominciato scrivendo pezzi radiofonici, tra cui Dhulan con cui ha vinto il Premio Italia per il miglior prodotto radiofonico dell’anno. Con il romanzo Vita (2003) ha vinto il premio Strega. Attualmente continua a scrivere romanzi e copioni per il cinema.
Infine essendo la fine del mese, vi propino la solita tabellina dei libri letti il mese scorso:
Autore | Titolo | Editore | € |
Melania G. Mazzucco | Un giorno perfetto | Rizzoli | 6 |
Claudio Magris | L’infinito viaggiare | Mondadori | 8,80 |
Autori Vari | QUID Quinta dimensione | Dino Audino editore | 10 |
Diego Cugia | Un amore all’inferno | Noir – la biblioteca di Repubblica | 7,90 |
Diana Letizia | Camden Town | Roundrobin | 9 |
Gilbert Sinoué | L’enfant de Bruges | Folio | 3,50 |
Alicia Gimenez-Bartlett | Un bastimento carico di riso | Sellerio | 12 (10,80) |
Erri De Luca | Montedidio | Feltrinelli | 6,50 (4,90) |
Wataya Risa | Solo con gli occhi | Einaudi | 9 |
Piergiorgio Odifreddi | Il matematico impertinente | Tea | 8,60 (6,20) |
Marco Malvaldi | La briscola in cinque | Sellerio | 10 |
Petros Markaris | Si è suicidato il Che | Bompiani | 9 (7,30) |
Eraldo Baldini | Melma | VerdeNero | 10 |
Nessun commento:
Posta un commento