domenica 9 dicembre 2007

Delicadeide

Oggi diamo fondo alle storie dell’ispettore Petra Delicado. Con queste ultime tre fatiche ho finito il percorso dei libri della Gimenez-Bartlett dedicati all’ispettore e pubblicati in Italia.

Il commento finale è il piacere della lettura di una buona saga di vista spagnola “como es”, senza brillanti e luccichini, ma un po’ di sana Barcellona, ed un po’ di tormenti dell’eroina, combattuta tra la fatica di affermare la sua “donnità” in un mondo principalmente maschile e la necessità di essere comunque sé stessa come persona e come donna. (ps. negli ultimi due, citazioni chiccose)

Allora, andando in ordine

Alicia Gimenez-Bartlett “Serpenti nel ParadisoSellerio euro 11 (in realtà 9,35 scontato)

Nuovo episodio delle avventure dell’ispettrice Delicado. Non so se l’alto tasso di “gialli” dell’ultimo anno ha sviluppato la sensibilità a questi meccanismi, ma il nodo da sciogliere mi si è sciolto in testa molto presto. Petra Delicado e il suo vice Fermín Garzón, non si trovano esattamente nel loro ambiente vicino al laghetto dei cigni. Le loro inchieste hanno per lo più smosso pozze maleodoranti, o simili: complotti di gangster, delitti maturati al confine tra il mondo del vizio e quello dello spettacolo, violentatori seriali, omicidi nel parco. Stavolta devono risolvere un crimine che matura in un sobborgo ricco della città, il quartiere 'Paradís': ville rasserenate da giardini di ombrosa geometria, coppie molto per bene con servitù filippina, carriere dorate, bambini radiosi, e salde tradizioni di famiglia. Nella sua piscina, colpito alla testa, galleggia il corpo di Juan Luis Espinet, marito virtuoso, giovane padre di famiglia, uomo elegante e bellissimo, avvocato del famoso studio di famiglia, ma ancor più bravo del padre: "era il numero uno in tutto", giurano le due coppie dei suoi amici più cari. Non c'è un'ombra sulla sua vita. Come non ce ne sono in quelle degli amici. Mentre intorno lo scenario si complica con la grazia comica di una commedia degli imbrogli: una visita del papa in città, un cardinale che sembra uscito dal rinascimento, il simpatico giudice 'bon vivant', una coppia di sorelle infaticabili e procaci, Fermín che fa il damerino e Petra nella parte di Cupido. Tolta la sorpresa, rimangono le atmosfere (sempre piacevoli), con una nota sulla mancanza di figli che fa intravedere possibili sviluppi futuri. Per ora continuo a gradire.

Nel seguente si approfondiscono i temi del primo, ma si nota anche una svolta verso il “personale”.

Alicia Gimenez-Bartlett “Un bastimento carico di riso” Sellerio euro 12 (in realtà 10,20 scontato)

Possiamo dire che non ci sorprende aver divorato l’ennesimo intrigo Delicado. La buona Petra va su e giù per i suoi umori, si direbbe da persona normale. L’intreccio prima appassiona, ma alla fine è l’elemento meno solido, ed anche un po’ scontato. L'assassinio di un barbone, infatti, anche se calza scarpe inspiegabilmente eleganti e costose, non è un evento che possa commuovere i commissariati di Barcellona, come di ogni parte del mondo. Troppo l'impegno per un risultato comunque di scarsa importanza, visto che i barboni vivono in un mondo in tutto separato e parallelo che solo apparentemente, o occasionalmente, occupa lo spazio e il tempo del nostro mondo ordinario e savio. Ma per la sfortuna degli assassini di questo complicato caso poliziesco, che non si ferma al primo omicidio, che prende due piste e poi le abbandona, che porta alla fine a una (come sempre) disincantata soluzione, è proprio questo parallelismo ad ammaliare Petra Delicado. Intanto vengono a galla le domande “della vita”: la solitudine, l’amore, il desiderio di vivere con, e la paura. Nonché la mancanza-assenza di una progenie. Nascono nuovi personaggi (Yolanda): rimarranno?. Alla prossima puntata.

“gli uomini sono un disastro… o vogliono portarti a letto per superare le loro frustrazioni o sperano che tu gli faccia da madre o vogliono farti da padre… l’uomo come compagno sentimentale è rimasto un ricordo”

In quest’ultima puntata, oltre al piacere di veder entrare Yolanda nella cosmogonia Delicadica, si ha la netta sensazione che la svolta sia maturata

Alicia Gimenez-BartlettNido vuoto” Sellerio euro 13 (in realtà 10,95 scontato)

Qui il giallo è ancora più tenue, anche se si sfiorano senza entrarci momenti duri di maltrattamenti infantili. In un momento di disattenzione, Petra si fa rubare la pistola. Situazione imbarazzante, tanto più che il furto avviene nella toilette di un locale pubblico e la colpevole è una bambina di otto anni. La ricerca della piccola armata precipita l'ispettore e il suo vice nel mondo dell'abuso sui minori. Bambini di strada, bambini sfruttati, figli di immigrati abusati o venduti sul mercato della pornografia. Per la prima volta Petra, a contatto con l'essenza stessa del male, sfiora la depressione e non riesce più a trovare conforto nella solitudine. Ma più della trama vengono al pettine i nodi messi da Petra nelle due ultime puntate: il suo sentimento materno frustrato e la solitudine amata-odiata. Il giallo alla fine è risolto con un bel sotto-finale. Il resto adombra future puntate (ce ne saranno?) forse più rosa che gialle. La lettura, tuttavia, è sempre molto piacevole.

“chi è abituato a stare solo con se stesso finisce per non sopportare più nessuno”

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