lunedì 21 maggio 2007

Delusioni

Si, questa settimana parlo di due delusioni (anche se finalmente ho ristabilito il pareggio con le mail), due libri da cui mi aspettavo di più e meglio, ma che non mi hanno soddisfatto. Certo tutto risente anche del clima “deludente” del resto delle mie attività settimanali, dove l’unico elemento positivo è l’aver evitato di dover partire immediatamente per Manila. Un momento di stanchezza che presto passerà.

Torniamo ai libri. Il primo è un classico

Joseph Conrad “Cuore di tenebra” Mondadori euro 7,80

Affronto dopo tanti anni ancora Conrad (ho tentato a lungo di leggere “L’agente segreto” ed ancora non l’ho finito). E ne rimango sempre perplesso. Forse l’influenza di Apocalypse Now faceva sperare di più. Senza entrare nel merito (grande scrittore, ecc. ecc.), grande capacità di narrare senza narrare (con la vicenda che alla fine ti rimane in testa senza un vero filo). Ma mi ha decisamente “annoiato”. Si dice “viaggio nella tenebre dell’animo umano”. Ma forse in Coppola si avverte. Qui rimane molto datato (cento anni si sentono). Il testo a fronte aiuta molto per capire il facile inglese della scrittura. “Si vive come si sogna – soli…”

Il secondo ritorna sui versanti filosofici         

Roberta De Monticelli “Esercizi di pensiero per apprendisti filosofi” Bollati Boringhieri euro 9

Mi aspettavo di più e meglio. Non che non ci sia in nuce il discorso su come allenare il pensiero ad essere rigoroso, ad essere filosofico, a barcamenarsi tra logica ed etica. Tuttavia, la parte “logica” per necessità è molto tecnica e di non facile seguitura. Ma soprattutto, il termine esercizi è tirato in ballo più per attirare che per aiutare. Rimane comunque l’attenzione alla domanda iniziale e sempre presente nella nostra vita “perché?” (dietro ad ogni azione-pensiero c’è un perché anche quando si agisce e si pensa senza motivo). Forse un po’ lunga inoltre la parte finale su Dostoevskij.

La bio di Conrad è abbastanza nota per riproporla interamente. Nei suoi capisaldi, nasce in una città polacca, (Berdicev, Ucraina, 3 dicembre 1857) ora ucraina come Józef Teodor Nałęcz Konrad Korzeniowski. Grande scrittore in lingua inglese (che tuttavia era la sua terza lingua, dopo il polacco e il francese). Fino a 36 anni viaggia per mare con alterne vicende. Poi a 37 anni pubblica il suo primo romanzo, La follia di Almayer, ambientato sulla costa orientale del Borneo. Con il seguente, Un reietto delle isole (1896), getta le fondamenta per la reputazione di romantico narratore di storie esotiche, un fraintendimento dei suoi scopi che lo avrebbe avvilito e frustrato per il resto della sua carriera. Nel 1896 sposa la ventiduenne inglese Jessie George, che gli darà due figli, Borys e John. Joseph Conrad muore il 3 agosto del 1924, per arresto cardiaco. È seppellito nel cimitero di Canterbury, Kent, Inghilterra, con il nome di Korzeniowski.

Roberta De Monticelli ha studiato alla Scuola Normale e all’Università di Pisa, dove si è laureata nel 1976 con una tesi su E. Husserl: dalla Filosofia dell’aritmetica alle Ricerche logiche; ha continuato i suoi studi presso le Università di Bonn, Zurigo e Oxford, dove è stata allieva di Michael Dummett, logico e filosofo del linguaggio. Sotto la sua direzione ha scritto la tesi di dottorato su Frege e Wittgenstein. A Oxford è stata iniziata allo studio della tradizione platonica da Raymond Klibansky, membro e custode del Circolo Warburg, grande storico delle idee ed editore di numerosi testi medievali e moderni. Ha cominciato la sua carriera universitaria come Ricercatrice della Scuola Normale di Pisa, poi trasferita presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano, nell’ambito della cattedra di Filosofia del linguaggio (Prof. Andrea Bonomi). A Milano ha frequentato per anni i corsi della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, approfondendo la sua formazione nel quadro delle sue ricerche sul platonismo, e poi sulla filosofia di Agostino, di cui ha curato per Garzanti un’edizione delle Confessioni con testo a fronte, commento e introduzione (La Spiga 1992). È stata dal 1989 al 2004 professore ordinario di Filosofia moderna e contemporanea all'Università di Ginevra, sulla cattedra che fu di Jeanne Hersch (1910-2000, con Hannah Arendt e Raymond Klibansky la migliore allieva di Karl Jaspers). Per valorizzare l’opera di questa pensatrice, fra le più significative del Novecento, R. De Monticelli ha diretto fra l’altro una ricerca d’équipe sull’opera e la figura di Jeanne Hersch, finanziata dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica, ricerca che ha già portato alla preparazione per la stampa di numerosi inediti, e a svariate traduzioni in italiano e altre lingue di opere della pensatrice ginevrina. A Ginevra ha fondato la scuola dottorale interfacoltà "La personne: philosophie, épistémologie, éthique", che ha diretto fino al 2004 (corresponsabili: Prof. Bernardino Fantini, Faculté de Medicine, Prof. Bernard Rordorf, Faculté Autonome de Théologie Protestante, Prof. Alexandre Mauron, Centre Lémanique d’éthique), scuola dottorale frequentata da studenti di ogni paese europeo, nel quadro della quale ha invitato i migliori specialisti internazionali delle discipline interessate (etica ed etica applicata, ontologia, fenomenologia, filosofia della mente, filosofia della psicologia, scienze cognitive, storia della medicina, filosofia della biologia). Dall’ottobre 2003 è stata chiamata per chiara fama all’Università Vita-Salute San Raffaele, sulla cattedra di Filosofia della persona. Un insegnamento di concezione nuova anche nel nome (è la prima cattedra in Italia con questa denominazione). La persona, la sua realtà e i modi della sua conoscenza sono al centro della sua ricerca, che, pur riconoscendosi erede della grande tradizione, da Platone ad Agostino a Husserl, tenta una fondazione nuova, sul piano ontologico e sulla base del metodo fenomenologico (cf. La fenomenologia come metodo di ricerca filosofica e la sua attualità, ora disponibile in versione riveduta nella rubrica dei Testi della biblioteca husserliana (http://www.biblioteca-husserliana.net/testi.html) di una teoria della persona. Sua ambizione è di costruire un linguaggio limpido e rigoroso per affrontare le questioni che si pongono a ogni esistenza personale matura (identità personale, sfere della vita personale (cognitiva, affettiva, volitiva), libero arbitrio, natura della conoscenza morale, fondamenti dell’etica, natura della vita spirituale). Un linguaggio, d’altra parte, capace di contribuire, anche con analisi concettuali e fenomenologiche e un proprio insieme di tecniche d’argomentazione, al dibattito contemporaneo promosso dagli sviluppi della filosofia della mente e delle scienze naturali dell’uomo, biologia, neuroscienze, scienze cognitive.

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