domenica 27 maggio 2007

Oggi (as)saggi

Ogni tanto, per riposare la testa, si passa anche sul versante saggi.

Questa settimana riprendo due libri letti a distanza di tempo, ma che servono (o mi servono) per riflettere anche essi. Possiamo essere d’accordo o meno. E si possono criticare da molte parti. Certo non lasciano indifferenti verso i meccanismi del potere.

Curzio Maltese “Come sei ridotto” Feltrinelli “Senza prezzo” (in quanto regalo e ben gradito)

Un viaggio sulla nascita del berlusconismo, condita da brevi cenni sul degrado del mondo attuale (nani, ballerine, ecc.). Una modesta proposta schierata. Forse a volte potrebbe essere più pungente. Per la costruzione di un nuovo dopoguerra basato sulle coscienze delle persone.

Peter Gomez e Marco Travaglio “Regime” BUR euro 9,50

Tre anni di guasti televisivi e cartacei dell’era del grande Silvio. Documentato e senza concessioni. Per affrontare realmente i problemi reali avendo in mente cosa succede, sempre, di un cattivo uso del potere. E per riflettere, con il primo libro sul fatto che costruire non è semplice, ma certo è una questione di impegno, e di serietà.         

Facciamo anche un po’ di gossip giornalistico.

Curzio Maltese (Milano 1959) nato a Milano, cresciuto a Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia. Da ragazzo, dopo un periodo tra fabbrica e radio ‘libere’, sente una profonda vocazione per il giornalismo. Ha svolto attività di giornalismo, iniziando ad occuparsi di sport e cronaca per i quotidiani la Gazzetta dello Sport, la Stampa e “La Notte". Attualmente è editorialista per il quotidiano la Repubblica e il settimanale il Venerdì di Repubblica. Il 25 aprile 2007 pubblica su Repubblica un articolo sulla città di Reggio Calabria, da molti ritenuto calunniante nei confronti della città dello Stretto perché probabilmente ricco di luoghi comuni. La cosa ha suscitato delle polemiche anche per il fatto che parlar male di città come Reggio, Napoli o Palermo raccoglie sempre il consenso unanime dei lettori impossibilitati nell'accertare se il contenuto degli articoli corrisponda a verità.

Peter Gomez è un giornalista e scrittore italiano. Cronista giudiziario de L'Espresso, ha lavorato a Il Giornale ai tempi di Indro Montanelli e a La Voce. Collaboratore di MicroMega. Particolarmente coraggiosi gli articoli, scritti insieme a Marco Lillo sulle inchieste del P.M. di Potenza Henry John Woodcock su un asserito coinvolgimento di molti personaggi importanti con un sottobosco di faccendieri di ambienti ministeriali. Il Gip di Potenza ha sostenuto l'incompetenza territoriale e a trasmesso gli atti alle procure competenti per territorio. Ma tali inchieste non hanno avuto seguito ed anche la stampa ha sostenuto la loro totale infondatezza. Contro tale atteggiamento dei colleghi Lillo e Gomez hanno reagito scrivendo su Società Civile un pezzo intitolato La Congiura del silenzio. È conosciuto al pubblico soprattutto per i testi pubblicati con Marco Travaglio

Marco Travaglio (Torino, 1964) è un giornalista e scrittore italiano. Conseguita la maturità classica al Liceo salesiano Valsalice di Torino, si è laureato, prima in Lettere con indirizzo moderno e settore storico e poi in Storia Contemporanea presso l'Università degli studi di Torino. Ha cominciato la propria attività come giornalista free-lance in piccole testate di area cattolica, come "Il nostro tempo". Lì conobbe Giovanni Arpino che nell'ottobre del 1987 gli presentò Indro Montanelli che, alla vigilia di Pasqua del 1988, lo chiama a collaborare al Giornale. Quando, nel 1994 Montanelli lasciò il quotidiano che aveva fondato venti anni prima, lo seguì, con altri cinquanta redattori, nella breve esperienza de La Voce. La sua principale area di interesse è la cronaca giudiziaria, dalle questioni legate all'antimafia ai fenomeni di corruzione, a partire dalla cosiddetta inchiesta Mani pulite, sviluppata sotto forma di indagini e raccolte storico-giornalistiche. Più di una volta i suoi articoli hanno suscitato le ire dei politici, spesso senza distinzione di schieramenti. Liberale da sempre, mentre c'è chi lo ritiene un esponente di primo piano dell'area progressista, altri (tra cui Giuliano Ferrara e Filippo Facci) lo giudicano un reazionario, che ha trovato nel giustizialismo e nel potere dei magistrati il proprio riferimento fondamentale. Dal 14 settembre 2006 è ospite fisso nella trasmissione di approfondimento giornalistico "Anno Zero", condotta da Michele Santoro. Tra le sue ultime battaglie si ricorda una decisa opposizione alla legge di indulto del 2006 promulgata dal Parlamento, da lui considerata un indegno "colpo di spugna" nei confronti della parte corrotta della classe politica.

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