domenica 13 maggio 2007

Post-telecom

La linea è stata rimessa a posto, riprendo quattro stranieri di quattro paesi diversi. La scrittura ne risente (o ne sente). Scanzonato lo spagnolo, misurato e d’atmosfera il francese, scorrevole l’inglese, attento ai particolari e ai sentimenti lo svedese.

Pablo Tusset “Il meglio che possa capitare a una brioche” Feltrinelli euro 7,50

Spagnolo defilato, che a suo tempo intrigò Montalban. Io l’ho trovato un po’ troppo caricato. La storia in fondo in fondo, non si regge molto. Cerca di mandare messaggi? Beh, 310 pagine sono un po’ tante per farlo. Ed i personaggi non hanno lo spessore né di un Montalban né di una Gimenez-Bartlett. Saltabile    

Nick Hornby “Non buttiamoci giù” Guanda euro 8,50

Libro in prestito. Idea carina (racconto a quattro voci, sempre in soggettiva). Altalenante. Bene la prima parte (se suicidarsi risolve), debole la parte centrale (angeli ed altre invenzioni inutili), risale nel finale (forse un po’ troppo “consolatorio”, da lieto fine film americani anni ’30). “tutto in fin dei conti (anche fracassare la macchina nuova) è più facile che dire la verità” “al grande Capo chiederei di diventare una persona disposta ad accontentarsi di quello che è, invece che di quello che vuole essere” “devi essere sicura di te stessa per entrare nei posti piccoli con i clienti abituali” “come fa quella gente che deve prendere l’aereo, non so, una o due volte l’anno…”                 

Pierre Magnan “Il segreto dei vicoli oscuri” Robin euro 9

Sempre da citare questa piccola casa editrice con i libri polizieschi di “ambiente”. E poi il commissario Laviolette si aggira per la Provenza. Come potevo non entrarci dentro. Il giallo è un po’ sui generis, un po’ di mistero, un po’ di disvelamento. Non scorrevolissimo, ma ti porta dentro un bel paesaggio.                     

Mai Sjowall e Per WahlooRoseanna” Sellerio euro 11

Un “Maigret alla svedese” degli anni ’60. Molto, molto calato nella realtà svedese. Calmo, costruttivo. A volte un filo datato. Ma già con un occhio socialdemocratico alla realtà (social… alla svedese). Da leggere nelle calme estive.

E per le mini-bio

Pablo Tusset, nato nel 1965 a Barcellona, lavora nel campo dell’informatica. Questo è il suo primo romanzo. E non se ne sa di più

Nick Hornby (Redhill, Inghilterra 17 aprile 1957) è uno scrittore inglese e vive a Highbury, quartiere a nord di Londra. Dopo aver frequentato la Maidenhead Grammar School, Hornby ha studiato inglese presso il Jesus College di Cambridge. Inizialmente ha lavorato come insegnante, per poi lasciare questo impiego e divenire giornalista freelance e poi romanziere. La fama di Hornby ha avuto inizio con il libro autobiografico Febbre a 90° (Fever Pitch) (1992), che narra la storia della sua vita come tifoso dell'Arsenal; a questo sono seguiti i romanzi di grande successo Alta fedeltà (High Fidelity) (1995), Un ragazzo (About a Boy) (1998), Come diventare buoni (How to be Good) (2001) e Non buttiamoci giù (A Long way down) (2005). Hornby ha scritto anche dei saggi, in particolare sulla musica pop. Nel 2003 ha pubblicato 31 Canzoni (31 Songs), raccolta di saggi su 31 canzoni e album da lui scelti, da mostri sacri come Bruce Springsteen e Bob Dylan ad artisti del circuito indipendente come Ani DiFranco, da artisti pop da classifica come Nelly Furtado, a canzoni note soltanto a Hornby stesso. Scrive una rubrica di recensioni di libri per la rivista statunitense The Believer, in Italia queste rubriche sono pubblicate dal settimanale Internazionale. Una raccolta di questi articoli è stata poi pubblicata in Una vita da lettore, edito da Guanda nel 2006

Pierre Magnan scrittore francese nato il 19 settembre 1922 a Manosque nell’Alta Provenza, ed alla Provenza dedica tutta la sua opera. Studia a Manosque in collegio sino a 12 anni. Poi, dai 13 ai 20 è tipografo presso una stamperia locale. Chiamato per il servizio militare, si da alla macchia nell’Isère, dove incontra Thyde Monnier. Pubblica il suo primo romanzo, “L'aube insolite », nel 1946 con successo di stima, buone critiche, ma non del pubblico. Altri tre romanzi saranno pubblicati senza successo. Per vivere lavora in una società di trasporti frigoriferi, dove resterà per 27 anni, continuando a scrivere romanzi che non vengono pubblicati. Nel 1976 viene licenziato per una ristrutturazione economica e ne approfitta per scrivere un romanzo poliziesco che riceve il premio Quai des Orfèvres nel 1978. A 56 anni comincia quindi una nuova carriera. Scrive allora la sua opera più famosa “La Maison assassinée » nel 1984, ottenendo il premio « RTL-Grand public ». Magnan vive sempre in Provenza, ora a Forcalquier, in una piccionaia su tre livelli con una bellisima vista e 24 libri della Pleiade. Vive ritirato scrivendo solo sul suo sito web

Maj Sjöwall nasce a Stoccolma (Svezia) il 25 settembre 1935 mentre suo marito Per Wahlöö nasce a Goteborg (Svezia) il 5 agosto 1926. Entrambi scrittori e giornalisti, in particolare Wahlöö era specializzato in cronaca nera. Nel 1962, lavorndo per la stessa casa editrice, Maj e Per si sposano e poco dopo creano congiuntamente l’ispettore Martin Beck, che appare per la prima volta in “Roseanne” (1965). In seguito escono altri racconti con l’ispettore Beck, curati nel trattamento psicologico e la minuziosità dei dettagli investigativi. Wahlöö muore d’infarto a 48 anni il 23 giugno 1975

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