sabato 13 gennaio 2007

Natale (25 dicembre)

Mi sono concesso un giorno in più, per stanchezza, per voglia di girellare, per cercare di non essere rattristato da un Natale dal quale non ho l’allegria di altri natali.

Anche le letture ne hanno risentito. Anche se finalmente ho terminato il “volumone”

Noah Gordon[1]

Medicus” Bur euro 9

Una delle grandi saghe inglesi. La storia poco dopo l’anno 1000 di Rob J. Cole prima cerusico, poi studioso alla corte di Avicenna, infine medico in Scozia. Qualche calo, ma 700 pagine ben scritte e scorrevoli.

Ho invece divorato la mia amata

Marcela Serrano[2]

“Arrivederci Piccole Donne” Superpocket euro 5

Una rivisitazione del libro della Alcott, con 4 cugine cilene al posto delle 4 sorelle. Gustoso per chi ben conosce l’originale. Altrimenti non forse tra i migliori della Serrano, che in altre opere avevo amato alla follia. Alcune chicche “l’unico segno che ti faccia capire che stai superando il passato è quando smette di fare male” “l’arte si fonde con la vita: o la grandezza o il nulla; … tutti i grandi artisti erano uomini” “in quale momento la bontà si è alleata all’amarezza?” “Ada odiava i treni perché ogni treno era una separazione che dopo il ritorno si trasformava in perdita” “il dono è un biglietto di sola andata, solitario, come la spiaggia che spinge via il mare”

Finisco con un agile italiano, anzi, per la precisione, sardo


“Meglio morti” Einaudi euro 8,90

Altro giallo sardo del nuorese Fois. Storia molta sarda (sorda) che mi ha fatto dannare nella prima parte, molto spezzettata, che mi faceva perdere il filo. Poi si raddrizza, e, soprattutto, ha la sua catarsi finale in cui tutto si collega e si spiega (finalmente un giallo che non lascia nulla di oscuro). Mi ha dato molto senso dell’isola.






[1] Gordon è scrittore e giornalista americano, nato in una famiglia di origini ebraiche, l'11 Novembre del 1926, a Worcester (Massachusetts). Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale ha prestato servizio nell'esercito degli Stati Uniti, ha frequentato i corsi di medicina all'Università di Boston. Dopo la laurea, negli anni '50, ha lavorato a New York in campo editoriale come freelance e poi, tornato a Worcester, come giornalista presso "The Worcester Telegram", "Boston Herald" e "Focus". In seguito Noah si interessa vivamente al mondo della medicina e della scienza, lavorando come editore del "Journal of Abdominal Surgery" e articolista in varie riviste mediche come il "Psychiatric Opinion". Nel 1965 ha scritto il romanzo parzialmente autobiografico "The Rabbi" con il quale si è imposto all’attenzione del pubblico e pubblicato dalla Rizzoli in Italia solo nel 2002 con il titolo "L’uomo che cercava la verità". Altri suoi best seller sono i tre romanzi imperniati sulla famiglia Cole, "Medicus" del 1989; "Lo Sciamano" del 1992 e " L’eredità dello Sciamano" del 1996, una trilogia imperniata su una famiglia di medici che si snoda per più di mille anni, attraverso cambiamenti di luogo, tempo e tecniche mediche, diventata bestseller e tradotta in molte lingue. Noah Gordon, ha continuato a mietere successi come con i precedenti romanzi e " Il medico di Saragozza", ha ricevuto il Premio Boccaccia 2001. Per il libro "Lo sciamano" lo scrittore americano è stato insignito di molti riconoscimenti, in particolare il premio Selezione Bancarella 1993 e il James Fenimore Cooper Prize per il miglior romanzo storico americano.



[2] Marcela Serrano è nata a Santiago del Cile nel 1951. Figlia del saggista Horacio Serrano e dalla scrittrice Elisa Pérez Walker, era la quarta di cinque fratelli. Nel 1973, a causa del golpe, si rifuggiò in esilio a Roma e solo nel 1977 tornò in Cile. Si laurea presso le Belle Arti dell’Università Pontificia Cilena nel 1983. Nel 1994 vince il premio Sor Juana Inés de la Cruz, per il suo romanzo “Noi che ci siamo tanto amati”. Poi anche il Premio Municipal de Literatura de Santiago grazie a “Para que no me olvides”. Si sposa con il diplomatico Luis Maira Aguirre, con il quale ha due figlie (Elisa e Margarita). Il marito fu ambasciatore in Messico dal 1997 al 2003 e dall’agosto 2004 è ambasciatore in Argentina.



[3] Marcello Fois (Nuoro, 1960) scrittore, commediografo e sceneggiatore. Nel 1986 si laurea in italianistica presso l'Università di Bologna. Nel 1989 scrive il suo primo romanzo, “Ferro Recente” che, grazie alla lungimiranza di Luigi Bernardi della Granata Press, venne pubblicato nel 1992 in una collana di giovani autori italiani su cui furono pubblicati anche i primi libri di Carlo Lucarelli (“Falange armata”) e Giuseppe Ferrandino (“Pericle il Nero”). Sempre nel 1992 pubblica “Picta” con cui vince, ex aequo con Mara De Paulis il Premio Calvino, mentre nel 1997, per “Nulla” riceve il Premio Dessì. Nel 1998 esce il primo romanzo di una trilogia – “Sempre caro”, “Sangue dal cielo” e “L'altro mondo” - ambientata nella Nuoro di fine Ottocento e che ha come protagonista un avvocato, Bustianu, personaggio per cui Fois si è ispirato ad un avvocato nuorese realmente esistito: Sebastiano Satta (1867-1914). Ed è proprio per “Sempre caro” che nel 1998 vince il Premio Scerbanenco. Con “Dura madre” ha invece vinto nel 2002 il Premio Fedeli. Oltre che alla narrativa, Fois si dedica anche alla sceneggiatura, sia televisiva (Distretto di polizia, L'ultima frontiera) che cinematografica (Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni) e al teatro per cui ha scritto “L'ascesa degli angeli ribelli”, “Di profilo”, “Stazione” (un atto unico per la commemorazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna), “Terra di nessuno” e “Cinque favole sui bambini” (trasmesso a puntate da Radio 3 Rai).


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