venerdì 2 dicembre 2011

Finito il bisestile … - 11 gennaio 2009

Speriamo che si sia portato via tutte le tristezze che si erano accumulate.
Diamo avvio, quindi, ad un nuovo anno di letture. Con qualche novità (o ritorno all’antico). Infatti, stavo disperdendo un po’ le forze tra tutte le vie di farvi arrivare le trame. Quindi basta palindromi (e trame … e marte) e ritorno alle vecchie e collaudate mail (tra…me e voi…là) ed abbandono quindi del blog di Splinder. I commenti li ritroverete su aNobii (www.aNobii.com/giogio53). 
Visto che si torna all’antico per andare al futuro, cominciamo questo 2009 con ritornare ad una selezione italiana. Cominciamo con
Roberto Alajmo “1982 Memorie di un giovane vecchio” Laterza euro 9
Ulteriore prova di Alajmo, sempre sul filo tra mi piace e no. Certo, di fondo sono positivo, ma un po’ meno del Repertorio. Bella la storia dell’annus mirabilis, sul filo della memoria tra pubblico e privato. Un anno per diventare adulti, incanutire, perdere la fidanzata, fare il militare, avere un esaurimento nervoso, scoprire che fare della propria vita. Un anno di grande storia mondiale e piccola storia personale, rivissuto con l’intento di scoprire quand’è accaduto esattamente, che tutto ha cominciato a girare senza più fermarsi. Roberto Alajmo invita a trascorrerlo sotto la sua pelle, seduti sul suo «giovanile strapuntino di osservazione» a guardare le trame del mondo. Come in altre prove, si lascia prendere la mano dal lato pubblico, e sul privato si salta qui e là. Una conclusione arriva, anche perché l’anno finisce e la storia privata ha una svolta. Rimangono le tante cose di quell’anno, che non è solo il Mundial, ma anche Calvi e le Malvinas, la nascita di Rete 4 ed Italia 1 e la morte di Villeneuve. Fino al canestro della vittoria dell’universitario Michael Jordan ed alla scalata alle classifiche dei dischi del proto-rap di Falco (qualcuno lo ricorda?). Una scrittura da approfondire, forse per citare qualche altro anno.
"Poi come è andata a finire? Dipende. Per me, per l’Italia o per l’umanità nel suo complesso?"
Roberto Alajmo è nato a Palermo il 20 dicembre 1959 (oddio, un Capricorno? Ma no, è ancora Sagittario!).
Saliamo la penisola, fermandoci a Napoli, con
Maurizio de Giovanni “La condanna del sangue” Fandango euro 12,50
Ho derogato un po’ dalla mia regola sui libri economici, ma, dopo aver letto la prima prova di de Giovanni, non potevo saltare la seconda. Questa, infatti, è la seconda avventura del commissario Ricciardi, l'uomo che possiede il dono (o la condanna) di sentire le ultime parole pronunciate da chi muore di morte violenta. Migliore della prima, e spero che le prossime siano all’altezza. Siamo sempre a Napoli, ed è aprile, aprile  1931. Il vento di primavera si annuncia nella notte di una giornata fredda e cupa: in un appartamento del popolare rione Sanità un'anziana donna, Carmela Calise, verrà trovata morta il giorno dopo, ridotta a un mucchio di ossa e sangue, barbaramente colpita a bastonate. Accorso sul luogo del delitto insieme al fedele brigadiere Maione, il commissario Ricciardi interroga la gente del palazzo e, nonostante il clima di omertà, scopre la doppia attività di Carmela, cartomante e usuraia. Al centro della vicenda è il decrepito appartamento dove la cartomante riceveva i suoi clienti, per predire in modo ingannevole il loro futuro o per garantirglielo, prestando denaro. Sono parecchi quelli che avrebbero avuto un motivo per ucciderla - strozzati dai debiti, succubi delle sue menzogne, delusi o disperati. Tante le donne che passano vicino al Commissario, ed una buona dose di scrittura che un po’ lascia sospesi, ma che prende, non di ritmo ma di atmosfera. Alla fine dispiace un po’ lasciare solo il Commissario, ma spero che con l’estate anche lui trovi la sua via.
“più ancora di baciarti e stringerti tra le braccia, vorrei essere nei tuoi sogni. E custodirli per te”
“se due strade sono destinate ad unirsi, prima o poi si uniranno, anche se dopo molti chilometri”
“è facile stare insieme quando va tutto bene. Il difficile è quando si devono superare le montagne, fa freddo e tira vento. Allora, forse, per trovare calore, uno si deve fare un po’ più vicino”
“c’è un momento in cui si muore. No, non quello della morte, intendo: un momento in cui si innesca un processo irreversibile che porta alla morte in modo inevitabile… chi può dire quando si comincia a morire?”
Maurizio de Giovanni è nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005, con il racconto "I vivi e i morti", protagonista il commissario Ricciardi, vince il premio nazionale Tiro Rapido per giallisti esordienti. Il senso del dolore è il suo primo romanzo, pubblicato nel 2006 con il titolo Le lacrime del pagliaccio, ora rivisto e aggiornato per Fandango Libri. È anche il primo di una serie dedicata alle stagioni del commissario Ricciardi, di cui Fandango Libri pubblicherà i prossimi tre titoli.
Risalendo ancora, fermiamoci a Firenze, dove incontriamo
Marco Vichi e Leonardo Gori “Bloody Mary” Verdenero euro 10
Solito sentimento su questi libretti di Verdenero. Ottimo l’intento di parlare di miserie e guasti italiani. Forzata la dimostrazione di una tesi. Certo si sa molto dello sfruttamento, in tutti i sensi, ma un certo andamento è già fin troppo prevedibile sin dalle prime righe. Righe che nella prima parte ben si intrecciano. Righe che parlano di due strade opposte, dal sud del mondo e dall'est più disperato: Cracovia è il punto di partenza di Marek, educato, bravo figliolo, con un diploma appeso al muro che ha voglia di prendere a sputi, per quanto è inutile. Da un villaggio della Nigeria parte Aleya, ragazza di una bellezza sconvolgente e inconsapevole. Marek parte di propria volontà, attratto dal miraggio di un lavoro sicuro: raccogliere pomodori, nel sud d'Italia. Aleya è violentata, rapita, scaricata sulle nostre coste come merce, bestiame da piacere. Marek scopre la sopraffazione, lo sfruttamento estremo, il lavoro che distrugge, i traffici più nauseanti. Aleya passa dai bordelli di lusso alla strada. La violenza segna ugualmente i destini di Aleya e Marek. Il loro incontro casuale farà scoccare prima una poi molte scintille. Avevo già letto di Vichi, ed il suo Commissario Bordelli lo attendo ad altre prove. Non conoscevo Gori, ma mi sembra di scrittura interessante, immediata (forse l’eco dei fumetti?).
Marco Vichi e Leonardo Gori sono nati entrambi a Firenze nel 1957 (un anno foriero di buone promesse). 
Come i miei affezionati lettori sanno, infine, le prime trame del mese portano dei consuntivi. Essendo anche le prime dell’anno, facciamo il punto sul 2008: sono entrati 228 libri (tra acquisti, prestiti e regali) e sono stati letti 172 libri.
Per quanto riguarda il mese di ottobre, queste le letture effettuate

#
Autore
Titolo
Editore
Euro
1
Antonia S. Byatt
Zucchero
Repubblica Short Stories
4,50
2
Luciano De Crescenzo
Monnezza e libertà
Corti di Carta
3,50
3
Diego De Silva
Le donne più belle si vedono negli aeroporti
Corti di Carta
3,50
4
Paolo Di Stefano
La catastrofa
Corti di Carta
3,50
5
Antonio Pennacchi
Il fasciocomunista
Mondadori
9
6
David Leavitt
Ballo di famiglia
Repubblica Short Stories
4,50
7
William Faulkner
Fumo
Repubblica Short Stories
4,50
8
Paola Mastrocola
La narice del coniglio
Corti di Carta
3,50
9
Simona Vinci
Un’altra solitudine
Corti di Carta
3,50
10
Enzo Striano
Il resto di niente
Mondadori
8,40
11
Brigitte Giraud
L’amore è sopravvalutato
Guanda
10
12
Joyce Carol Oates
Riccioli rossi
Repubblica Short Stories
4,50
13
Fabio Volo
La mela rossa
Corti di Carta
3,50
14
Daniele Scaglione
Centro permanenza temporanea vista stadio
E/O
12,50
15
J.M.G. Le Clézio
Il continente invisibile
Instar
11
16
Corrado Augias
Quel treno da Vienna
Repubblica Noir Italia
7,90
17
Federica Bosco
SMS Storie Mostruosamente Sbagliate
Corti di Carta
3,50
18
Graham Greene
Assassinio per la ragione sbagliata
Repubblica Short Stories
4,50
19
Antonio Scurati
La città eterna
Corti di Carta
3,50
20
Michel Faber
Una torma di donne dai cappelli enormi, in marcia
Repubblica Short Stories
4,50
21
Alice Munro
Ortiche
Repubblica Short Stories
4,50
22
Valerio Massimo Manfredi
Midget War
Corti di Carta
3,50
23
Fred Vargas
Sous les vents de Neptun
J’ai lu
7,60
24
Virginia Woolf
La signora Dalloway in Bond Street e altre storie
Repubblica Short Stories
4,50
25
John Fante
Uno di noi / Casa, dolce casa
Repubblica Short Stories
4,50

Allora, di nuovo, buon anno a tutti. Con l’augurio per ognuno di non trovarsi ancora in gabbia a parlar, ma sfidare soli l’andar (beh, un po’ di poesia non guasta, e ci si può sempre trovare qualcosa).
Un bacio
Giovanni

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