martedì 24 gennaio 2012

Addio 2009. - 27 dicembre 2009

Ultima trama di questo strano, contorto e speriamo ormai finito anno. E per salutare questo anno dispari e dispotico, cosa di meglio che dedicarsi a 3 libri affidatimi da Chiara. I primi due li ho trovati un po’ troppo didascalici e senza forza. Il terzo, pur nelle sue uscite a volte naif, è senz’altro più interessante, e da lui vi rimanda quelle due domande: cos’è e come si trova la felicità? Poiché sono anche “cattivello”, inizio con rispondere che forse non esiste, e che preferirei trovarmi in un pianoro di serenità, che su dei picchi di felicità. Ma voi che ne pensate?
Intanto cominciamo con i due libri del libanese Haidar (ma di libanesi, preferirei Maalouf).
Hafez Haidar “Come sigillo sul tuo cuore” Piemme euro 12,90 (in affido da Chiara)
Questo è uno dei tanti, ma il primo che ho letto, dei libri datemi in affido da Chiara. Come ho spiegato, non è un regalo che sarà mio per sempre, non è un prestito che presto torna al mittente, ma sono lì da leggere per poi tornare al proprietario se e quando li vorrà. Nello specifico le premesse erano di interesse, una carrellata delle storie d’amore presenti nella Bibbia e nel Corano: da Abramo e Sara a Maometto e Khadigia, da Isacco e Rebecca a Giacobbe e Rachele, da Davide e Betsabea a Sansone e Dalila. Soprattutto sembrava interessante vederne lo svolgersi, perché in fondo tutte (a parte quella di Maometto) sono storie presenti in entrambe le tradizioni. Un bel saggio avrebbe forse analizzato i modi diversi (se ci sono) di raccontare la stessa storia. Per poi concludere avvicinando i due testi in un modo di celebrare all’unisono l'amore in ogni sua forma ed espressione. Purtroppo, l’autore non fa che parafrasarne il testo, presentandoci questa decina di favole (non nel senso di invenzioni, ma di racconti elementari) senza riuscire a farci entrare più a fondo. L’unico merito, o cosa “nuova” è il contesto in cui si narra del viaggio (vero) di San Francesco in Terrasanta e del suo incontro con il sultano Al-Malik Al-Kamil. Il bravo libanese, ora professore a Pavia, mi è sembrato troppo didascalico. Speriamo in prove migliori, anche perché queste prove di dialogo non possono che essere ben accolte.
“l’amore rende tutto possibile, abbattere le barriere e i pregiudizi, sopisce le ansie e le paure, rapisce il cuore e l’anima” (193)
Hafez Haidar “Il custode del Corano” Piemme euro 16,90 (s.p. in affido da Chiara)
La storia di Maometto raccontata come se fosse un vangelo. Alla scomparsa di Maometto, il califfo Omar è chiamato a raccogliere l’eredità spirituale del Profeta. Desideroso di conoscere meglio il proprio popolo, si avventura sotto mentite spoglie nel deserto, e si smarrisce. Salvato da un gruppo di giovani carovanieri, senza svelare la sua identità, ne conquista la benevolenza narrando la storia del Corano e la vita di Maometto. Nel racconto rivivono le gesta e gli insegnamenti del Profeta, insieme alla magica atmosfera di fede, stupore e incanto, che segna molte pagine delle sure coraniche e dei detti del profeta Maometto. E rivive l’atmosfera di strana mescolanza, soprattutto nel finale, dove si ripercorrono, con le parole del Corano, momenti della Bibbia a cui siamo abituati, ma da altri punti di vista. Il tentativo è lodevole, a me un po’ dava di storto quel ripetere situazioni, certo alla maniera araba, dove il califfo arriva alla sera e comincia a narrare, storie diverse, ma sempre con lo stesso stile di chi racconta favole ed accadimenti meravigliosi a gente sprovveduta. Certo, rimane impresso il parallelismo tra i vari mondi, ribadito di molto dal viaggio estivo in Terrasanta. E ritornano le stesse domande che ci siamo posti a Gerusalemme: sarà mai possibile trovare una via di convivenza in questo mondo che è per una grande moltitudine simile, ma che non trova la via del rispetto reciproco? Un solo appunto, anche io che conosco di cose arabe, ho avuto difficoltà a seguire il progredire di nomi e cose arabe. Alla fine è stancante, cercare di districarsi tra tutti questi Ben qualcosa, ibn qualcos'altro, abu e così via. Ma non ho una soluzione, solo una notazione.
Non sono molte le notizie che si trovano in giro su Hafez Haidar, se non che nato in Libano, insegna Lingua Araba all’Università di Pavia. Ha scritto di scrittura e letteratura araba, tra cui una bella biografia romanzata del grande poeta Gibran.
Veniamo ora invece al francese, che sembra prolificare sulle storie di Hector.
François Lelord “Il viaggio di Hector o la ricerca della felicità” TEA 7,50 (altro affido di Chiara)
La scrittura (finto) naif, nasconde un piccolo apologo, forse girandoci un po’ troppo ingenuamente intorno, ma ponendo una domanda fondamentale che vi giro subito: “Siete felici?” e non rispondente sopra pensiero. La storia ha un andamento di fiaba (comincia con il classico “C’era una volta un giovane psichiatra…”) e con lo stesso andamento seguiamo Hector che va in giro per il mondo a cercare di capire perché siamo felici, cos’è la felicità, ed altre domande simili. Va in Cina, dove incontra un monaco che gli dice che l’errore sta nel credere che la felicità sia lo scopo della vita (riflettiamoci). Passa per Haiti dove rischia di morire, però così ragiona su morte e felicità. Si ferma a lungo negli Stati Uniti, dove tutte è Più, e la ricerca della felicità passa per dei tentativi quanto mai ridicoli di “misurarla”. Poi ritorna in Francia, dopo aver chiosato le sue frasi sulla felicità (ne ha trovate 20, ma la 18, poi, la cancella e per questo io ve la riporto) e capito meglio la lezione del monaco. Alla fine, come nelle buone favole, tutto finisce bene nel classico “e vissero tutti felici e contenti”. Ripeto, la scrittura è un po’ troppo sul versante ingenuo (ma forse dipende dal target dei lettori che ci si pone). Le domande che pone sono molto più forti e resistono alle pagine ed alle ingenuità. Cos’è la felicità? E come la si trova? Credo realmente che con un pizzico di onestà, si possa aprire un dibattito su queste frasi. Non sarà una rivoluzione, ma anche nel proprio ambito personale, credo che aiuti ognuno di noi a capire meglio sé stesso.
“Lezione n.1: un buon modo per guastarsi la felicità consiste nel fare dei confronti. … Lezione n.2: la felicità arriva spesso di sorpresa” (27)
“non c’era niente di autentico … nella loro conversazione, parlavano ma sembrava che non riuscissero a dirsi cose veramente importanti o emozionanti, come se volessero solo dimostrarsi gentili tra di loro. Infine si salutarono e si mandarono un bacio” (84)
“sapere ed essere convinti sono due cose diverse, e quello che conta veramente è essere convinti” (96)
“Lezione n.18: la felicità consisterebbe nel poter amare diverse donne allo stesso tempo. Il problema naturalmente era che le donne non sarebbero state d’accordo” (125)
“da giovani qualche volta si è proprio cretini” (136)
Mi è stato chiesto, durante queste feste, cosa leggere o simili consigli. Certamente, io sembro la persona adatta a dare suggerimenti, ed invece è il contrario: primo, perché leggerei (e leggo) di tutto, e secondo, perché non esiste (per me) un consiglio “assoluto”, ma tutto è relativo al tempo ed al soggetto. Tuttavia, vincendo le mie resistenze interne, vi voglio regalare una TOP 30 dei libri che ho letto quest’anno. Sono in ordine alfabetico e non di gradimento, perché non ne sarei capace. E se vi capita, leggetene.
Ø  Luisa          Adorno          Tutti qui con me                                     Sellerio
Ø  Milena        Agus             Mal di pietre                                          Nottetempo
Ø  Marco        Aime            Timbuctu                                               Bollati Boringhieri
Ø  Roberto      Alajmo          Palermo è una cipolla                              Laterza
Ø  Marc          Augé            Casablanca                                            Bollati Boringhieri
Ø  Zygmunt     Bauman        Amore liquido                                         Laterza
Ø  Ray            Bradbury       Fahrenheit 451                                       Mondadori
Ø  Andrea       Camilleri        Il birraio di Preston                                 Sellerio
Ø  Gianrico      Carofiglio       Né qui né altrove                                    Laterza
Ø  Giuseppe    Cederna        Il grande viaggio                                     Feltrinelli
Ø  Gianni         Celati            Avventure in Afica                                  Feltrinelli
Ø  Bruce         Chatwin         In Patagonia                                          Adelphi
Ø  Agatha        Christie         Assassinio sull’Orient-Express                    Repubblica/CSGM
Ø  Maurizio     de Giovanni    Il posto di ognuno                                   Fandango
Ø  Erri             De Luca        Il giorno prima della felicità                       Feltrinelli
Ø  Gerald        Durrell          La mia famiglia e altri animali                    Adelphi
Ø  Giuseppe    Ferrandino     Pericle il Nero                                        Adelphi
Ø  Stieg           Larsson         Uomini che odiano le donne                      Marsilio
Ø  Penelope    Lively            Incontro in Egitto                                    TEA
Ø  Sandor       Marai            Le braci                                                Adelphi
Ø  Alice           Munro           Nemico, amico, amante …                        Einaudi
Ø  Irene           Némirovsky   Il colore del sangue                                 Adelphi
Ø  Erik            Orsenna        La grammaire est une chanson douce         Le Livre de Poche
Ø  Antonio       Pascale         La città distratta                                     Einaudi
Ø  Alessandro  Perissinotto    Treno 8017                                            Sellerio
Ø  Francesco   Piccolo          L’Italia spensierata                                  Laterza
Ø  Leonardo    Sciascia         Atti relativi alla morte di Raymond Roussel  Sellerio
Ø  Carola        Susani          L’infanzia è un terremoto                         Laterza
Ø  Fred           Vargas          Dans les bois éternels                              J’ai lu
Ø  Derek         Walcott         Mappa del Nuovo Mondo                          Adelphi

Ed eccoci finalmente ai saluti, ai baci ed agli abbracci. Ed agli auguri per il Nuovo Anno. Che si di pace, si serenità, che tutti noi possiamo vederci di più, e scambiare meglio le nostre idee. Per essere insieme più forti.
Un bacio speciale a tutte le persone cui voglio bene, perché lo sanno e non devo ripeterglielo qui.
Ma tu, Giovanni, per te cosa vorresti? In fondo, per ora sarei contento se qualcuno leggesse le mie trame, e ne condividesse con me la serena follia.

Nessun commento:

Posta un commento