Agatha Christie “Assassinio
sull’Orient-Express” Repubblica/CSGM euro 3,90
Dopo aver visto non so quante
volte il film, finalmente ho il tempo e la possibilità di leggere il libro. Che
maestria. Quanti anni ha? Circa 75, ma, a parte alcuni elementi d’epoca, la
trama è perfetta, l’intreccio singolare, e la soluzione di Poirot magistrale.
Il plot è stupendo: un omicidio in un vagone dell’Orient-Express bloccato tra i
monti jugoslavi dalla neve. Una dozzina i possibili sospetti con l’aggiunta
della presenza casuale di Poirot, che comincia ad indagare. Un’indagine di
parole, dove accompagniamo il buon belga a spasso tra le cuccette per scoprire
indizi, e nel vagone ristorante ad interrogare a più riprese i vari personaggi.
Affastellando informazioni, tutte utili per arrivare insieme a Poirot alla
soluzione (o alle soluzioni, in quel gioco magistrale di finali e sottofinali
che fanno la maestria della scrittrice). Non ci sono elementi esterni, nessun
deus ex-machina che interviene portando soluzioni imprevedibili. Tutto al
solito è lì, sul piatto. Bisogno solo saperlo vedere. Certo, a volte leggendo,
i volti degli attori vengono dietro le palpebre a rendere più robusto questo
the inglese con velo di latte. Si ripenso ai vari Albert Finney (Poirot), Lauren
Bacall (Mrs. Hubbard), Ingrid Bergman (Greta Ohlsson), Jacqueline Bisset (Contessa
Andrenyi), Sean Connery (Colonnello Arbuthnot), John Gielgud (Beddoes), Anthony
Perkins (Hector McQueen), Richard Widmark (Ratchett) o Vanessa Redgrave (Mary
Debenham). Che cast per questo grande film del… Vi ricordate che anno era? E
poi ripenso anche alle vicissitudini della scrittura e della scrittrice.
Infatti, il romanzo fu scritto dalla Christie durante un suo soggiorno a
Istanbul, nella stanza 411 del Pera Palas Hotel, oggi adibita a piccolo museo
in suo onore. Inoltre, durante il regime fascista in Italia, il romanzo, alla
sua prima pubblicazione ebbe diverse "censure". Il personaggio
italiano naturalizzato americano Antonio Foscarelli divenne, infatti, un
brasiliano di nome Manuel Pereira mentre la vittima, anziché avere il cognome
italiano "Cassetti" venne ribattezzato chi sa perché
"O'Hara". Ma alla fine di tutto, del libro, degli attori, della
scrittura, rimane lei, Agatha e tutta la bravura di una pennivendola di grande
classe.
Il
suo vero nome era Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, ma adottando
quello di uno dei suoi mariti, per tutti è e sarà sempre Agatha Christie.
Edgar Wallace “L’uomo dai due corpi”
Repubblica/CSGM euro 3,90
85 anni e li dimostra tutti.
Forse era un bel romanzo quando nacque mio padre. Ora non ha più neanche il
fascino dei racconti in costume dell’Ottocento. Tra l’altro non si capisce dove
ci sia il cosiddetto giallo. Certo un uomo muore. Ma sappiamo che li ha ucciso,
che confessa, va sul patibolo. E li succede quello scambio delle anime, per cui
sarà il vanesio che finirà impiccato. E Ambrogio l’onesto continuerà a vivere
ed a tramare perché trionfi non il bene ma almeno la bontà. Forse sempre meglio
il titolo inglese “Captain of Souls” che ci fa immergere almeno in quella
atmosferica mesmerica e fumigante dei misteri che tanto andavano un centinaio
di anni fa. Wallace è un onesto scrittore, porta avanti le sue linee per pagine
senza lasciar cadere nulla, né l’improbabile trama, né personaggi secondari.
Tutto viene fatto quadrare in una bella operetta corale. Ma, ripeto, dov’è
l’emozione? Dove il poliziesco? Da tenere da conto come certe poesie del
Quattrocento italiano, non brutte anche se praticamente inutili. Solo testimoni
di un tempo passato. E dei suoi modi di essere.
“L’infelicità della vita deriva, per buona metà, dalla vanità di
compatire noi stessi” (14)
“Ho più di cinquant’anni; sono brutto; sono vecchio; guardate queste
mani da vecchio. … Ebbene, io vi amo! … Voi siete bellissima… la donna più
bella che io abbia mai visto.” (99)
Richard Horatio Edgar Wallace,
con Conan Doyle ed Agatha Christie è considerato un maestro del crimine, cioè
di quella letteratura che fiorì in Inghilterra e negli Stati Uniti nel primo
quarto del XX secolo.
John Dickson Carr “Il giudice è accusato”
Repubblica/CSGM euro 3,90
Beh,
direi bello intrigato, scritto nel lontano 1941 ma con maestria che molti
autori d’oggi si sognano. Dispiace il cambio dei titoli, dall’inglese “Dead
turns the tables” (qualcosa tipo la morte mischia le carte) in questo italiano,
ma d’altra parte nell’epoca d’oro dei gialli c’era bisogno di titoli che
attirassero la grande vendita. Qui ci sono tutti gli elementi del grande
giallo. Prima vengono presentati i caratteri principali: il giudice
inflessibile che scherza sulla pelle dei condannati, la figlia un po’
scavezzacollo, l’avvocato-rampollo che sembra destinato a sposarla, l’amica
della figlia segretamente innamorata di lui, il trafficone che cerca di sposare
le signorine-bene per appropriarsi dei loro soldi e Gideon Fell, il detective
grasso e riflessivo che risolverà il caso. Il caso poi è l’uccisione del
trafficone trovato morto nella casa del giudice, dove il giudice vive da solo e
dove avevano appuntamento per una sorta di ricatto da parte del trafficone.
Pian piano ri-entrano in scena i vari personaggi, si comportano come ci si
aspetta. Ingarbugliando sempre più la trama. Dalla seconda metà in poi, c’è
inoltre l’abilità dell’autore di cominciare a costruire finali e sotto-finali,
tutti ugualmente plausibili. Tutti che ti fanno dire “Ah, certo, è così che è
andato, allora il colpevole è …”, lasciandoti ogni volta con un palmo di naso,
quando Fell li smonta pezzo a pezzo. Fino all’ultimo, non smontabile scenario,
che darà la soluzione al tutto, bella ed intrigante, con un finale-finale tutto
da discutere ed elaborare. Non entro in questa parte, per non togliere il gusto
a chi lo vuole leggere di andare sino in fondo. A me è piaciuto, e mi ha
sostenuto nelle notti preparatorie all’esame di Bruxelles. Il libro ed una
cioccolata hanno portato fortuna.
E domani si parte per Riccione,
per una settimana cruciale in tutti i sensi. Ne usciremo uguali? Diversi?
Migliori? Solitari? Felici? Prospettici? Datemi qualche bell’aggettivo e
vedremo che uscirà fuori la prossima trama….
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